immagine di uno scaffale della biblioteca del Museo contenente riviste
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I SERVIZI

Natura alpina

Storia della rivista

Il primo numero del Bollettino della Società di Scienze Naturali del Trentino e Alto Adige portava il resoconto di una mostra sulla flora alpina, alcune segnalazioni bibliografiche, nonché alcune notizie sull’operato della Società tra cui una mozione “votata in apposito convegno” per la “conservazione del nostro patrimonio erboristico”. Era il 1950, l’inizio di una lunga storia editoriale che, passati da poco i 55 anni, è ancora sull’onda di quella “spontanea e ricca collaborazione” auspicata nella presentazione del primo numero e ancora oggi mai venuta meno.
Nel 1952 la rivista divenne trimestrale e nel 1954 assunse il titolo di Natura alpina. Bollettino della Società di Scienze Naturali del Trentino e Alto Adige. E sarà proprio questo, Natura alpina, il titolo che accompagnerà la rivista fino ad oggi, con sottotitoli invece mutevoli e tipograficamente sempre meno evidenti col passare degli anni.
Moltissimi i contributi nel tempo, sui temi delle scienze naturali e dell’ambientalismo, cui vanno aggiunti diversi numeri monografici, dal Monte Baldo al birdwatching, dal Lagorai all’abate micologo Giacomo Bresadola. Da qualche anno Natura alpina ha allargato i suoi orizzonti, ospitando anche articoli geograficamente legati a zone meno vicine, ma sempre vicini ai temi naturalistici e ambientali che le sono propri.
Sentita fin da subito l’esigenza di orientarsi con un materiale così cospicuo, la redazione della rivista compilava ogni cinque anni l’indice del contenuto dei fascicoli pubblicati: così nel 1959, 1965 e 1970. Del 1974, per il 25° della rivista, sono gli indici di Bruno Angelini e di Daniela Schmidt. Infine, in occasione dei cinquant’anni di vita della rivista, Paolo Zambotto ha redatto un indice complessivo degli articoli pubblicati fino a quella data.
Di ogni articolo si trova inoltre una scheda bibliografica all’interno del Catalogo collettivo delle biblioteche trentine (CBT).