l'immagine rappresenta il cortile interno del Museo
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Pubblicato su Science
IL SUCCESSO PLANETARIO DEI ROSPI

 

foresta Tanzania. Foto di Michele MenegonUn team internazionale di specialisti, di cui fa parte Michele Menegon, ricercatore del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento, ha compreso e pubblicato sulla rivista Science (5 febbraio 2010) come nei rospi l’accumulo graduale di caratteristiche adattative abbia portato alla genesi di soggetti ottimali per la dispersione - ODP (dall’inglese Optimal Dispersal Phenotype).

 

I risultati ottenuti aprono nuove prospettive sul ruolo dell’espansione come fattore influente sulla formazione di nuove specie e sull’attuale distribuzione dei rospi sul pianeta.

“Ciò che il lavoro dimostra è che i rospi (ma la cosa potrebbe essere estesa ad altri gruppi) sono in grado di accumulare caratteristiche tali da diventare il "perfetto pioniere", cioè un animale con una struttura adatta a sopportare grandi variazioni di ambiente, in grado di riprodursi ovunque, di difendersi efficacemente dai predatori, di accumulare acqua, ecc. Come se il carro dei pionieri americani con tutta l'attrezzatura, stesse dentro al rospo stesso.” Così Michele Menegon sintetizza il significato e la portata della scoperta.
“Questo kit di caratteri di sopravvivenza ad ampio spettro” – prosegue Menegon – “ha consentito ai rospi di occupare gran parte del pianeta in poco tempo, partendo dal Sud-America (dove è iniziata la loro storia evolutiva), attraverso l'Asia, l'Europa fino all’Africa. E ha permesso loro inoltre di diversificarsi e occupare il territorio con molte specie diverse: mano a mano che la colonizzazione avanza, il "rospo pioniere" lascia testimonianza di se stesso in forma di specie adattate ai singoli ambienti specifici. E' una storia di emigrazione e conquista.... e di essere attrezzati per avere successo”.

 

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