Gruppo Micologico
«Giacomo Bresadola» (APS)
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Cortinarius croceocoeruleus (Pers.) Fr.

Monogr. hymenomyc. Suec. 2 (1): 32. 1851.

Cortinarius croceocoeruleus
  Federico Calledda  

Posizione sistematica
Phylum Basidiomycota ► Classe Agaricomycetes ► Ordine Agaricales ► Famiglia Cortinariaceae.

  • Agaricus croceocoeruleus Pers., Icon. descr. fung. 1: pl. 1, f. 2. 1798, nom. sanct. (Syst. mycol. 1: 238. 1821).  — Cortinarius cumatilis var. croceocoeruleus (Pers.) Fr., Epicr. syst. mycol.: 269. 1838.  — Myxacium croceocoeruleum (Pers.) P. Kumm., Führer Pilzk.: 92. 1871.  — Gomphos croceocoeruleus (Pers.) Kuntze, Revis. gen. pl. 2: 853. 1891.  — Phlegmacium croceocoeruleum (Pers.) Ricken, Blätterpilze Deutschl.: 145. 1912.  — Thaxterogaster croceocoeruleus (Pers.) Niskanen & Liimat., Fungal Diversity 112: 159. 2022.

Myxacium ben caratterizzato per le colorazioni blu-azzurre del cappello presto chiazzato di ocra-giallastro, per le lamelle ocracee ed il gambo bianco, tipicamente attenuato alla base. La carne e la mucosità fortemente amari lo fanno ascrivere alla sez. Vibratiles. Non comune, cresce in pochi esemplari sotto faggio. Cortinarius salor è simile per le colorazioni ma ha il gambo clavato, la carne non è amara (sez. Delibuti) e si lega anche alle conifere.

(testo: Emanuele Campo)

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