Gruppo Micologico
«Giacomo Bresadola» (APS)
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Russula atramentosa Sarnari

Boll. Ass. micol. ecol. Romana 9 (26): 32. 1992.

Russula atramentosa
  Pietro Curcio  

Posizione sistematica
Phylum Basidiomycota ► Classe Agaricomycetes ► Ordine Russulales ► Famiglia Russulaceae.

  • Russula anthracina var. insipida Romagn., Bull. Mens. Soc. Linn. Lyon 31 (6): 173. 1962. (nom. inval.)art. 40.1 ICN, typus non designato — Russula anthracina var. insipida Romagn., Russules d'Europe Afr. Nord: 214-217. 1967. (nom. inval.)art. 38.13 ICN,
  • Russula anthracina var. carneifolia Romagn., Bull. Mens. Soc. Linn. Lyon 31 (6): 173. 1962. (nom. inval.)art. 40.1 ICN, typus non designato

Recenti studi sul sottogenere Compactae del genere Russula hanno appurato come due varietà di Russula anthracina, ossia le varietà insipida e carneifolia, siano in realtà da sinonimizzare con la specie qui descritta. Si tratta di una russula medio-grande a sporata bianco puro (Ia) con una superficie cuticolare liscia, opaca, asciutta, anche finemente vellutata. I toni del cappello variano da bianco-crema a grigio-arancio, marrone-caffè, presto con componenti grigie. Le lamelle sono strette, inframezzate da numerose lamellule, color bianco crema, poi vistosamente annerenti, con possibile sfumatura rosa salmone più o meno marcata. Gambo sodo e carnoso, da bianco a ocraceo con la maturazione. La carne è bianca, vira rapidamente al grigio per poi annerire. Superficie pileica e stipitale annerente alla manipolazione. Sapore dolce, a volte rinfrescante o acre nelle lamelle e odore fruttato, poco percettibile, ma quando intenso somigliante alla pera matura con una componente di muffa. Questa specie sembra avere un’ampia distribuzione in tutta Europa, crescendo in foreste temperate e boreali in associazione a conifere e alberi decidui, per spingersi anche nell’ambiente mediterraneo, da dove è stata descritta da Mauro Sarnari. Russula anthracina è di certo la specie più simile, e si discosta a livello microscopico per avere delle terminazioni ifali della pileipellis più strette.

(testo: Pietro Curcio)

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