Rara specie di media/grande taglia, legata a più latifoglie, spesso provvista del filo lamellare concolore al cappello rosso-carminio, che propende a stingere sui toni crema-giallognolo, con la carne molto dura dal sapore mite, la cuticola opaca e debolmente vellutata. Si distingue da Russula lepida, suo buon sosia, per il sapore amaro della carne e per l’ingiallimento marcato dei tessuti con l’invecchiamento, in condizioni di tempo caldo asciutto.
(testo: Luciano Michelin)