Non è immediato riconoscere questa specie tra i Lactifluus dai colori completamente bianchi; può essere infatti scambiato con Lactifluus bertillonii, decisamente più frequente nel Nord Italia, che presenta però lattice acre e vistosa reazione positiva al KOH. La superficie del cappello è finemente vellutata, la carne è bianca, crema-giallastro all'aria. Cresce sia in boschi di latifoglie termofili che in quelli di conifere, in questo caso prediligendo apparentemente l'abete bianco.
(testo: Marco Floriani)