Specie facile da determinare se si considerano i toni bruno olivastri, grigio verdastri diffusi sullo sporoforo, assenti in altre Lepiota. Il cappello è inizialmente campanulato convesso, infine spianato, con evidente umbone ottuso, di colore bruno-olivastro, in particolare al disco, mentre altrove presenta toni più chiari; sono presenti fini squamule granulose-fioccose. Le lamelle sono libere, ventricose, biancastre. Il gambo è cilindrico, slanciato, con anello labile, concolore al cappello. La carne è bianca, molto fragile, imbrunisce alla base del gambo e presenta un odore sgradevole che richiama quello di Lepiota cristata. Cresce ubiquitaria, dalla montagna al mare, poco comune.
(testo: Gruppo Micologico «G. Bresadola»)