Il cappello con tinte ocra-giallognole, maculato di bruno-nerastro con l’età, la presenza di una evidente zona anulare bambagiosa sul gambo, nonché la crescita gregaria sotto betulla, dovrebbero essere caratteri sufficienti per indirizzare lo studioso a Cortinarius bivelus. Appartenente alla stessa sezione, e al pari legato alla betulla, troviamo Cortinarius balaustinus, separabile per il cappello con toni bruno-aranciati, segnato, per disidratazione, da strie radiali; inoltre, per il velo che non origina quasi mai una zona anulare sul gambo, la carne arancione e, soprattutto, per le spore subglobose. Anche in Cortinarius alborufescens e Cortinarius laniger il velo forma un tangibile e persistente pseudoanello, ma entrambi si distinguono con facilità da C. bivelus per le colorazioni rosso mattone di cappello e lamelle, nonché per dimensioni e silhouette sporali ben diverse.
(testo: Emanuele Campo)