Sono di recente decaduti i motivi di separazione tra Melanoleuca subalpina (più robusta) e Melanoleuca strictipes (più esile). Si tratta di una specie, perlopiù precoce, che forma gruppi di numerosi esemplari nei prati-pascoli di montagna, generalmente nota come ‘agarico montano’. Il cappello è prima ocra-brunastro, poi biancastro in ogni sua parte, col margine a lungo involuto e le lamelle fitte, smarginate. Il gambo è fibroso, sub-bulboso e l’odore è gradevole.
(testo: Enrico Bizio)