Specie molto apprezzata dai raccoglitori, anche se spesso difficile da individuare. Si tratta di un fungo semi-ipogeo che compare, come suggerisce il nome, a fine inverno tra marzo e maggio in boschi di aghifoglie e latifoglie. Il cappello presenta tinte variabili dal bianco al grigio metallico fino al grigio-nerastro. Le lamelle sono spese e spaziate, bianche poi ingrigenti. Anche il gambo, tozzo e robusto, subisce lo stesso viraggio. L’odore è caratteristico, simile a rose appassite, ma anche con note mielato-urinose, che possono risultare poco gradevoli.
(testo: Pietro Curcio)